Monumenti a Milano

I Giardini Pubblici

I Giardini Pubblici

I giardini pubblici di Milano sono il secondo spazio verde più importante della città. Oltre ai vari  musei , questi giardini hanno diverse attrazioni per bambini .

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Oggi si chiamano Giardini Pubblici Indro Montanelli, ma la storia di questo parco è davvero complessa e interessante. D’altra parte una città come Milano non poteva accontentarsi di un parco pubblico qualsiasi … e di storia, qui, ne corre parecchia. Fino al 1771, il terreno dove oggi sorgono i giardini era una vasta proprietà privata della famiglia Dugnani, suddivisa in orti a mezzadria.

L’ambiente era poco salutare in quanto attraversato da decine di corsi d’acqua male incanalati e anche per questo l’Arciduca d’Asburgo-Este decise di prendersene cura in modo più accurato. Il progetto di un parco usufruibile a tutta la città venne steso da Giuseppe Piermarini a metà del secolo XVIII e i lavori iniziarono nel 1771 per concludersi nel 1796.

Ampliamento dei Giardini

Il Giardino Pubblico di Milano si presentava come un grande spazio verde con aiuole alla francese, ruscelli che alimentavano laghetti, filari di alberi ordinati e monumenti. Confinava, tuttavia, a ovest con un terreno ancora non ben definito e ci vollero ancora alcuni anni – fino al 1856 – per completare l’opera, inserendo anche questa appendice occidentale al parco. Fu opera dell’architetto Giuseppe Balzaretto l’aggiunta di un giardino all’inglese con al centro un Padiglione per il Caffè.

Verso la fine del XIX secolo, ai giardini fu aggiunta una ulteriore attrattiva: uno zoo. Il vicino Museo di Storia Naturale obbligava la presenza di tutte quelle specie animali che si ammiravano nei reperti, però in questo ambiente erano vivi e reali. Bestie di ogni continente e di ogni dimensione resero lo zoo un centro turistico ma anche didattico importante fino alla chiusura nel 1992.

L’Esposizione Nazionale e l’ampliamento finale

Nel 1881 il giardino divenne sede della Esposizione Nazionale della quale rimase per anni la Casetta Russa, una originale costruzione che però è andata persa durante i bombardamenti del 1943. All’inizio del XX secolo, poi, la chiusura del vicino Lazzaretto fece sì che il comune ampliasse i Giardini fin lì, affidando all’architetto Alemagna questo nuovo lavoro che fu portato a termine nel 1906. Nel 1920 il parco divenne sede anche della Fiera Campionaria.

I Giardini Pubblici oggi

Dedicati a Indro Montanelli, grande giornalista italiano che qui subì un attentato nel 1977, i Giardini oggi si estendono tra Porta Venezia, via Palestro, via Manin e piazza Cavour. Divisi in più settori collegati tra loro da sentieri e ruscelli, al centro si raccolgono intorno a due laghetti e si allungano verso sud con l’appendice dei giardini di Villa Reale con la sede della Galleria d’Arte Moderna.

giardini pubblici indro montanelli
Giardini pubblici Indro Montanelli di Milano

Al loro interno, si trovano: il Villaggio delle Meraviglie, un’area per l’organizzazione di eventi particolarmente per bambini; il Planetario Civico e il Museo Civico di Storia Naturale con gli ex padiglioni dello zoo; il Palazzo Dugnani antica residenza dei proprietari del terreno originario e oggi sede del Museo del Cinema; il Padiglione del Caffè che divenne in seguito una scuola materna e oggi domina il parco dal Monte Merlo.

Molte le statue o i simboli scolpiti che abbelliscono il parco formando i suoi principali monumenti. Tra i tanti, ricordiamo il Monumento a Indro Montanelli, quello ai Martiri dello Spielberg, il monumento a Giuseppe Balzaretto e quello al patriota Luciano Manara.

Giardini Montanelli milano
Monumento dedicato a Indro Montanelli nei giardini pubblici di milano

I milanesi usano questo luogo verde per distrarsi un attimo dallo stress della vita cittadina, per assistere a concerti o eventi, per le gite scolastiche. Alcuni vorrebbero utilizzarlo per fare dei pic nic e certamente lo usano tutti per lo sport, come la corsa o la bicicletta.

Informazioni utili

I Giardini Pubblici sono aperti tutti i giorni dalle 6:30 del mattino fino alle 20 durante l’inverno. L’orario si prolunga alle 21 nei mesi primaverili e da maggio a settembre fino alle 23:30. Si arriva fin qui con la metro linea M1 scendendo o a Palestro o a Porta Venezia. Potete comunque raggiungerli seguendo la pista ciclabile di Corso Venezia.

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